Buongiorno Luca, ho piacere di darti un feedback sull’approccio che ho avuto con la tua agenzia di assicurazioni.

Nel passato l’esperienza avuta con altri assicuratori, è stata di atteggiamenti approssimativi e di poca cura rivolta al cliente, mentre nel vostro studio ho trovato attenzione e cura del cliente. Pensavo che i soldi spesi in assicurazioni fossero soldi buttati; ora la mia opinione è cambiata: il tuo sistema di informazioni mi ha aperto la mente e ho capito come trasferire correttamente i miei rischi alle assicurazioni.

Certo, è una valutazione economica da fare con attenzione, ma molto importante!

Ritengo che tutti, soprattutto le famiglie con i figli, dovrebbero avere le informazioni della diagnosi dei rischi, a maggior ragione oggi che i conti dell’Inps non se la passano bene.

Posso dire che la diagnosi dei rischi è un ottimo lavoro e servizio alle famiglie.

Alberto Tadiello - Agente immobiliare

Buonasera Luca,
ho deciso di cominciare questo percorso anche per verificare/mettere in dubbio le scelte che avevo fatto non molti mesi prima, quando avevo sottoscritto altri prodotti assicurativi in tema di salute.
Una polizza infortuni l’avevo invece da qualche anno.

Questa introduzione per dire che non ero completamente a digiuno sul tema e che mi ero già reso conto di quanto fosse importante, ma in generale ciò non significa automaticamente essere in grado di fare scelte corrette, o almeno non in autonomia.

Ho apprezzato che il metodo di lavoro che proponi parta dall’analisi della situazione contributiva, così da rendersi conto di quanto insufficiente sia la previdenza pubblica (e anche di quanto sia difficile reperire certe informazioni che ci riguardano).

L’altro aspetto importante è la mappatura dei rischi: discutendo con te mi sono reso conto ad esempio che preoccuparsi dell’invalidità da infortunio vuol dire vedere solo metà problema; l’invalidità da malattia è altrettanto importante, ma nessuno affronta il tema.

Sul tema della pensione integrativa fortunatamente non è stato necessario intervenire, il fondo di categoria a cui sono iscritto è risultato adeguato.

Credo che questo approccio che proponi sia decisamente importante e utile per chiunque: riguarda temi di cui si parla troppo poco, quasi per niente.

È fondamentale per proteggere non solo se stessi ma anche chi ci sta accanto (che sia coniuge, figli, genitori): non essere più in grado di lavorare rappresenta un doppio costo per il nucleo famigliare, ossia meno entrate e più uscite (per l’assistenza).

Certo bisogna superare l’ostacolo tutto mentale di affrontare delle spese per un evento incerto, accettando l’idea che fin che tutto va bene non si avrà nessun rimborso, o meglio; se si arriva a chiederlo, è perché purtroppo è occorso un evento spiacevole.

Mediamente noi italiani abbiamo una scarsa educazione finanziaria e rispetto ad altri Paesi europei siamo sotto-assicurati; credo quindi che affidarsi ad una persona competente e intraprendere questo percorso sia non solo un modo di proteggersi ma anche una buona occasione di “educazione assicurativa”.”

Ing. Mattia Zampieri , Sarego (VI)

Mia moglie ed io, eravamo alla ricerca di un professionista che ci guidasse nel configurare i prodotti assicurativi veramente necessari alla nostra famiglia. Luca ha analizzato la nostra situazione, applicando un approccio innovativo che ci ha immediatamente colpiti per concretezza e professionalità. Questo ci ha permesso di raggiungere una consapevolezza verso i rischi che potevano intaccarci economicamente e, di conseguenza, applicare le coperture necessarie. Raccomandiamo a tutti Luca non solo per la sua professionalità, ma anche per la sua spiccata umanità; queste caratteristiche fanno di lui un vero professionista.

Ing. Nicola Decet e ing. Elisabetta Ottaviani, Roveredo di Guà (VR)

Ciao Luca,

mi fa molto piacere darti un feedback in merito al lavoro di diagnosi dei rischi che hai svolto.

Vedi, la considerazione che io avevo degli assicuratori si può dire fosse pessima: esattori che  incassano soldi da clienti, i quali a malavoglia sono “costretti” a darglieli, senza capire esattamente per cosa si coprono e cosa succede in caso di sinistro.

Non avevo mai affrontato in modo organico, a 360 gradi, il problema della sicurezza economica. Affrontare questo tema con te, ora che “ho messo su famiglia” è stato di grandissima importanza.

Le informazioni che mi hai fornito con la tua diagnosi dei rischi sono semplici, chiare, concise e… preoccupanti per la mia situazione di tutela pubblica, così scarsa!

Posso dire che la diagnosi è un ottimo strumento per prendere coscienza della propria situazione reale di esposizione ai rischi economici. Mi ha reso molto più consapevole, e le soluzioni che abbiamo adottato mi aiutano ad affrontare la vita con maggiore serenità.

E’ per questo motivo, che ritengo che tutti – soprattutto i giovani- dovrebbero avere la propria diagnosi personale dei rischi: è il primo passo per affrontare con più serenità le incertezze economiche della vita.

Marco Buratti, Azienda Ca’ Losca s.s. Sossano (VI)

Ciao Luca,

L’analisi dei rischi che hai redatto per me, è uno strumento che ritengo estremamente utile al fine di individuare e quantificare una serie di problematiche che potrebbero verificarsi nel corso della vita.

Nello specifico, la valutazione quantitativa rende consapevoli del grado di rischio che ci si sta assumendo e permette di pianificare le coperture che si ritengono più appropriate.

Uno degli aspetti maggiormente degni di nota è la puntuale personalizzazione dei valori in campo inserti in un paniere di valutazioni che trascendono la mera stipula di una polizza assicurativa, ma che inglobano tutti gli ambiti di rischio della vita.

Questa completezza di informazioni, pur venendo presentata con semplicità, non viene meno al principio della trasparenza, grazie alla quale risulta molto semplice capire i passaggi che hanno prodotto i risultati esposti.

Ing. Riccardo Bellosi, Amministratore di Belcogamma srl, Sarego (VI)
Se devo riassumere in poche parole il percorso di Pianificazione Assicurativa che ho fatto con Luca lo spiegherei con queste 3 parole:
Consapevolezza, Profondità e Metodo.
Da ex Bancario, mi trovavo a dover collocare polizze ramo danni accorgendomi che alla fine tutto il mio argomentare finiva su logiche di prezzo, ma la cosa che si cerca quando si acquista una polizza è altro.. sicurezza, certezza stabilità.
Ecco che il lavoro di diagnosi e di conoscenza del cliente può essere spiegato così:
 
Consapevolezza… ho capito realmente come mi sto assicurando ora e soprattutto in cosa non sono assicurato, essere consapevoli dei potenziali rischi e scoperture è già un bel punto di partenza.
 
Profondità… ho capito quanto sia importante conoscere in profondità la materia, sia da parte del consulente ma anche da cliente. A volte si è molto leggeri nell’assicurarsi e io stesso percepivo alcuni premi assicurativi come un semplice costo.  Trasferire il rischio significa non poter pensare a qualche sventura in maniera più ” leggera “
 
Metodo… se applichiamo con metodo il percorso eseguito con Luca, capiremo esattamente i rischi che stiamo trasferendo alle polizze e quelli che stiamo sopportando in proprio ( mettendo mano al proprio portafoglio e ai nostri risparmi.. ).  I rischi che non assicuravo erano anche quelli che realmente avrebbero cambiato il corso di una vita ( e quindi non il semplice guasto elettrico per intenderci)
Da questo punto in poi il fatto di assicurarsi o meno su alcuni rischi, a cui quotidianamente siamo sottoposti, sarà solo una mia scelta consapevole. 
 
Un bel 9 a mio avviso, giusto perché il 10 è perfezione e pertanto un valore a cui si deve tendere senza avere mai la presunzione di essere arrivati.
Bravo Luca
Mattiello Andrea, Promotore finanziario Noventa Vicentina

Questa xè a casa dea asagna…. Chi che no laora no magna.
Traduzione in veneto dalla bibbia 2tessalonicesi 3,10 “chi non vuole lavorare neppure mangi”.
Ciao Luca, questo è il detto che maggiormente sintetizza la mia “cultura economica” consolidata negli anni fin dalla mia infanzia.
Papà artigiano marmista, lavoro allora molto duro uno di quelli che oggi si chiamano usuranti, la sua salute era garanzia di reddito. Mamma, abile primo ministro gestiva le risorse cercando di soddisfare i bisogni di tutti, risparmiando sempre qualche soldo “perche doman non se sa mai cosa capitarà”.
Questa era la classica impresa famigliare, io mi sentivo parte di una squadra, ciascuno col suo ruolo e con i suoi compiti dove il fine era la crescita, lo sviluppo e la realizzazione di tutti i componenti.
Da anni porto avanti il lavoro di papà, esperienza che hai fatto anche tu, quindi non serve ti dica che il modo di lavorare di oggi è completamente diverso da quello di ieri, ci siamo dovuti reinventare e trasformare il modo di operare, idee e progetti con intervalli di tempo sempre più ravvicinati, e sinceramente trovo difficoltà ad immaginare come sarà il mio lavoro nel futuro più prossimo.
Certo, da un lato tutto questo genera positività, adrenalina, ci fa essere sempre pronti al nuovo, covid 19 compreso, d’altro canto però non ti nascondo un senso d’incertezza e di preoccupazione, specie quando penso alla crescita allo sviluppo e alla realizzazione della mia famiglia e al futuro delle figlie.
La DIAGNOSI DEI RISCHI, è sistema che devo riconoscere è molto valido e ben fatto, coadiuvato dalle tue spiegazioni sempre chiare e obbiettive risulta essere uno strumento di riflessione molto utile.
In sintesi posso affermare che le coperture che tu mi hai proposto a seguito della diagnosi dei rischi, mi hanno messo al riparo da gravi imprevisti economici che potrebbero accadere e hanno soddisfatto le mie esigenze e la mia “cultura economica “ che, se dovessi riassumerla, direi così:
• Il mio lavoro è importante perché genera il reddito per la famiglia, quindi è importate tutelare la capacità lavorativa (vita, infortuni, malattie, non autosufficienza).
• Il risparmio si mette da parte per esigenze future o imprevisti, quindi no investimenti a rischio non programmati.
• La casa è frutto di lavoro e risparmi: la sua tutela è fondamentale (tra l’altro ho avuto più di qualche sinistro, pagato prontamente e senza problemi).
• E’ prioritario costruirsi per tempo una pensione per la vecchiaia.
Dopo tutto ciò, la polizza dell’auto è l’ultimo dei problemi.

Matteo Brun , Marmi Brun Sossano (VI)

Buongiorno mi chiamo Alessandro Omerini, premetto che nella mia attività attuale e passata, mi sono e mi occupo marginalmente di assicurazioni. Svolgo un’attività bancaria e nel nostro lavoro proponiamo delle polizze assicurative nel ramo danni vita ed investimento. Si tratta di un’attività chiaramente secondaria. Nella mia vita ho incontrato diversi assicuratori che hanno cercato di dare una risposta alle esigenze che di volta in volta ho presentato. Sinceramente non sempre le informazioni che mi sono state date sono state chiare e precise ma da semi-profano ho sempre pensato “meglio questo che niente”. Non lo nego, anch’io nel mio lavoro non mi rendevo conto dell’importanza di una seria consapevolezza dei rischi.
Ciò che mi ha sorpreso nei colloqui che ho avuto con l’agenzia di Luca Fabbian, è stato l’approccio.
Fin da subito non si è parlato di prodotto, di polizza.
Qui siamo partiti da un’analisi completa della mia situazione familiare, economica, patrimoniale per arrivare a formulare una diagnosi mirata che evidenzia tutti i rischi cui sono sottoposto tutti i giorni.
Mi sono reso conto di questioni che avevo sottovalutato (vedi la perdita dell’ autosufficienza).
La diagnosi ha preso in considerazione tutte quelle aree che possono farmi correre il rischio di “perdere soldi”. Nel mio lavoro vedo gente che risparmia per cosa, per “gli imprevisti” senza rendersi conto che un imprevisto potrebbe provocare un danno molto superiore al patrimonio che ho accumulato.
Come dicevo nella diagnosi che mi è stata fatta, si sono quantificati i rischi commisurati alla mia situazione nel caso di un’invalidità, nel caso di una premorienza, si è preso in considerazione il gap pensionistico cui andrò incontro se non farò nulla, si è preso in considerazione il problema dell’autosufficienza, della responsabilità civile, delle conseguenze dei danni che io e i miei familiari potremmo provocare ad altri. Sono state analizzate le problematiche legate ad una eventuale distribuzione di eredità.
In sintesi sono state create delle soluzioni tagliate su di me, sulle mie reali esigenze eliminando ciò che può essere marginale e puntando su ciò che è effettivamente importante.
Apro una parentesi, la prima polizza che ho sottoscritto è stata una polizza sulla casa. In quegli anni non sapevo nulla di assicurazioni. Alla domanda per quanto vuoi assicurarti per il furto (le alternative erano dai 10.000.000 di lire in su) ho detto all’assicuratore facciamo il massimo 50 milioni così sono più tranquillo. L’assicuratore non ha battuto ciglio, era a casa mia avrebbe dovuto rendersi conto e dirmi che era spropositata la copertura per un’abitazione ancora spoglia (mi ero appena sposato) e priva di effettivi valori. Mi sono trovato così sovra assicurato per anni con il rischio di avere un’indennizzo molto inferiore alle aspettative, nel frattempo l’assicuratore si è goduto per anni il maggior premio che ho pagato.
Tornando a noi con la diagnosi ho avuto un’idea chiara della mia situazione, delle mie necessità e la consapevolezza che le scelte che andrò ad effettuare mi garantiranno tutta la tranquillità di cui ho bisogno.
Mi sento di consigliare a tutti questo sistema di lavoro che permette di mettere in sicurezza la mia famiglia dandomi la necessaria tranquillità anche nei confronti di eventi che altrimenti potrebbero avere conseguenze devastanti .

Alessandro Omerini, Consulente finanziario Torri di Quartesolo (VI)

Ciao Luca,

ti confesso che io sono una persona che ha sempre pensato molto all’attività della propria azienda  e non ho mai affrontato il problema della tutela del reddito attuale e l’enorme problema della pensione futura di vecchiaia.

Avevo qualche nozione molto generica e approssimativa su questi temi, ma soprattutto non conoscevo minimamente il problema delle misere pensioni di invalidità.

Nessuno mi aveva mai dato informazioni chiare in merito. Quando stipulai il mutuo, la banca aveva provato a vendermi delle polizze sanitarie di cui non capii un bel niente!

Il tuo approccio con la diagnosi personale dei rischi è stato per me un momento rassicurante; ora ho un’idea chiara di come agire per la serenità mia e della mia famiglia.

La mappa dei rischi mi ha dato una visione semplice e precisa della mia situazione di enorme scopertura economica in cui potrei trovarmi a causa di un grave infortunio o malattia, che mi impedirebbe di continuare la mia professione, con gravissimo danno economico per tutta la mia famiglia.

Per uno come me che non è del settore, il tuo approccio è stato illuminante; così ho deciso con consapevolezza di tutelarmi per i problemi che potrebbero succedermi oggi  e per il problema di domani che è la pensione.

Una volta questi temi che mi facevano venire il voltastomaco, ma ora sono convinto che tutti dovrebbero fare la diagnosi dei rischi per affrontare il futuro con maggiore serenità.

Marco Costantin, South Berica Trasporti s.r.l. Sossano (VI)

Ciao Luca,

Mi fa molto piacere inviarti il feedback della mia esperienza.

Quando ti ho chiamato a Natale per una consulenza ero preoccupata della mia nuova situazione di vita:  separata e con 2 bimbi. Ero molto a digiuno di tematiche relative alla protezione del mio reddito e la priorità per me pensavo fosse solo quella di proteggere la casa e  la malattia.

Tu hai ascoltato la mia richiesta principale, ma la hai anche contestualizzata alla mia situazione.

La mia precedente esperienza di contatto con assicuratori non è molto numerosa, ma era molto diversa. Ero stata contattata per propormi un pacchetto salute oppure, per l’assicurazione casa, e quello che veniva enfatizzato era la quota da pagare che era bassa, ma a cosa corrispondesse in termini di coperture o di franchigie era lasciato al contratto scritto con caratteri molto piccoli e senza sicuramente schemi riassuntivi.

La prospettiva era la vendita di un prodotto, di un contratto, non i miei bisogni da gestire con la polizza che andasse bene per me in quel momento.

Alla fine non mi ero mai convinta ad attivare una “polizza salute” perché non era chiara e convincente l’analisi presentata. Non avevo, molto probabilmente, neanche capito bene i rischi reali; anche se mi era rimasta un’ansia di fondo per non aver fatto nulla per gestire preventivamente quello che mi sarebbe potuto succedere.

Per l’assicurazione della casa, invece, avevo scelto quella che costava meno senza capire bene cosa in realtà mi coprisse.

La sensazione alla fine era quella di aver fatto l’assicurazione della casa perché era “obbligatoria”; ma permaneva una sensazione di non fiducia nei confronti dell’assicuratore poiché parlava un linguaggio tecnico per me incomprensibile e rispondeva con tecnicismi alle domande che avevo posto.

Quando ti ho chiamato a Natale per chiederti una polizza casa e infortuni/malattia pensavo che mi avresti proposto il miglior prodotto che avevi in promozione in quel momento; invece, con te ho avuto un vero e proprio cambio di prospettiva.

Con molta chiarezza e sensibilità, usando un linguaggio “laico” e comprensibile  mi hai guidato a raccogliere tutte le informazioni che ti potessero consentire di fare un’analisi completa della mia situazione globale; e, poi, mi hai guidato con altrettanta chiarezza e pazienza nella lettura dell’analisi che avevi condotto evidenziandomi i rischi maggiori che sarebbe stato opportuno mettere in sicurezza, vista la mia situazione.

Ho trovato all’inizio (e trovo ancora oggi) molto chiara la visualizzazione dell’analisi con la piramide, tarata oggettivamente sul mio patrimonio e sul mio reddito.

Mi è chiaro, ora, che con il pacchetto di polizze che mi hai proposto sono arrivata ad avere una protezione del reddito e del patrimonio adeguato che mi fa stare più tranquilla.

Mi è, inoltre, chiaro che se avrò liquidità maggiori potrò ragionare sulle aree risparmio ed investimento – un passetto alla volta, credo di avere gli strumenti chiari per poterci arrivare.

Credo che questa modalità di analisi dettagliata della situazione reale, e completa del singolo individuo, dovrebbe essere maggiormente pubblicizzata in modo che altri ne possano beneficiare, soprattutto chi non è un esperto.

Grazie

dott.ssa Michela Gabaldo - Verona -, Fondazione Telethon

Woody Allen, in uno dei suoi celebri aforismi, affermava: “Ci sono cose peggiori della morte. Avete mai trascorso una serata in compagnia di un agente assicurativo?”.

In effetti, molto spesso, quando si pensa all’assicuratore, si ha davanti agli occhi l’immagine di un professionista che, in un modo o nell’altro, cerca di “vendere” delle polizze, possibilmente infarcite di garanzie di cui neppure si sentiva la necessità, tentando di convincerci che i prodotti proposti sono i più vantaggiosi ed innovativi del mercato.

Una ammissione di colpa, da parte di noi clienti, va tuttavia, con una certa onestà, resa: l’appuntamento con l’assicuratore è concepito, per i più, come uno spazio di tempo dedicato alla contrattazione del prezzo di un prodotto che non si conosce, che spesso neppure si vuole esaminare, che di frequente non si sa apprezzare e che, molto probabilmente, verrà riposto in un cassetto in attesa del prossimo rinnovo (se, ovviamente, tutto va bene!).

Ebbene, nell’esperienza di chi scrive, Luca Fabbian ha avuto il merito di ribaltare completamente l’approccio sopra descritto e, soprattutto, di fornire gli strumenti per rendere l’appuntamento con l’assicuratore un momento di analisi guidata della propria situazione personale, familiare e patrimoniale, svolta con la consapevolezza che la prudenza è una grande virtù, mentre l’incertezza è sempre una danno.

Il metodo di valutazione è stato, direi, quello “scientifico”: raccolta delle informazioni; osservazione preliminare; scelta delle grandezze; ipotesi; esperimento di verifica.

In primis, Luca propone un questionario di valutazione dei rischi semplice ma completo: per capire le nostre necessità è necessario valutare le informazioni, ovvero gli “elementi” di cui disponiamo (siano essi risparmi, immobili, condizioni di salute, prospettive lavorative, ecc.). L’osservazione di tali elementi ci suggerisce le nostre aspettative di tutela (tutti possiedono dei valori e degli interessi, ma non per tutti la gerarchia degli stessi è la medesima). Andranno scelte poi le grandezze, ovvero il quantum da sottoporre a tutela e gli importi da mettere in gioco. Infine, ecco che vi sono gli elementi per ipotizzare una forma di tutela, gli obiettivi che ci prefissiamo e i ragionevoli margini di sicurezza che ci vengono riconosciuti. Alla fine, il questionario di verifica, per valutare – calando lo strumento assicurativo nella nostra condizione personale – il margine di soddisfazione.

Accanto a questo nuovo metodo, vanno poi riconosciute a Luca la preparazione e la disponibilità di tempo messe in campo: stipulare una polizza che non si è compresa (e sulla quale possiamo dunque fare poco affidamento, anche nel momento del bisogno), che magari presenta coperture parziali (perché redatta in altri momenti della nostra vita) e che da anni viene mantenuta immutata (perché la pigrizia ci conduce a preferire il comodo “rinnovo automatico”), equivale ad indossare un vestito che conserviamo da anni nell’armadio, fuori moda, probabilmente strappato in molti punti, magari proprio nelle occasioni più importati della nostra vita.

Infine, va riconosciuta a Luca la propensione alla valutazione della situazione del cliente “a tutto tondo”, ovvero la capacità di valutare il problema della sicurezza economica nel suo complesso, declinandolo nei diversi ambiti della vita, sia presente, sia futura.

In conclusione, posso testimoniare con convinzione che l’analisi della mia situazione personale mi ha consentito una scelta accurata e ponderata degli strumenti di tutela da mettere in campo; come spesso accade, l’accurata pianificazione preliminare consente chiarezza, sicurezza e, non ultimo, anche risparmio economico.

Pertanto, mi sento di consigliare, con cognizione di causa, un colloquio con Luca Fabbian, e ciò indipendentemente dalla necessità o dall’intenzione di mutare o integrare i propri strumenti assicurativi, quanto piuttosto perché se ne ricava un sicuro arricchimento personale sotto il profilo della consapevolezza degli strumenti di cui si dispone per affrontare il futuro. Del resto, per citare un filosofo sicuramente molto caro a Luca, “il futuro influenza il presente tanto quanto il passato” (Friedrich Nietzsche).

Avv. Alessandro Zoccarato, Studio Legale Zoccarato - Noventa Vicentina

Prima di conoscere Luca Fabbian, ho avuto brevissime conversazioni con altri assicuratori, riguardanti principalmente RCA auto e polizza professionale. Non immaginando che un giorno potrei davvero bisogno di un’assicurazione, a tutela del reddito della mia famiglia, non ho mai chiesto maggiori informazioni.

Con nessun assicuratore si era toccato il tema della tutela del mio attuale patrimonio e, in un primo momento, dopo averne parlato con Luca Fabbian, accantonai l’argomento assieme al pensiero che un evento invalidante potesse capitarmi nel corso della vita, comportando quindi dei costi anche per la mia famiglia.

Non avevo mai sentito parlare delle mini pensioni di invalidità.

Prima delle vacanze estive ho trovato il tempo per riflettere e ho concluso tutte le pratiche assicurative, mettendo in sicurezza il mio reddito, il mio patrimonio e i miei risparmi.

Ad ottobre la mia più’ cara amica e collega é stata ricoverata e le é stata diagnosticata una malattia rara che interessa il cervello. E’ stata sottoposta ad un intervento chirurgico, ma ciò nonostante ha riportato diversi deficit motori. Dopo un lungo periodo di riabilitazione rivaluterà la possibilità di poter tornare al suo lavoro.

In questo momento, più che mai, mi sento fortunata ad aver ricevuto tutte le informazioni che mi hanno portata a stipulare un piano assicurativo con Luca Fabbian e il suo team con il quale abbiamo fatto un ottimo lavoro.

Ritengo che ci sia molta confusione in merito a questi argomenti che meritano, al contrario informazioni di qualità.

Caterina Lo Brano, Igienista dentale - Torino

Ciao Luca, ti devo dire che fare la diagnosi dei rischi è stata per me particolarmente interessante: si tratta, a tutti gli effetti, di fare un check up della propria situazione economica.

Infatti, in termini di protezione di solito affronti un problema specifico, perché ne sei consapevole solo in quel momento; ma tralasci tutto il resto. Non hai una visione d’insieme su quali sono i rischi che possono mettere a repentaglio la tua sicurezza economica!

Occorre dire, inoltre, che spesso gli assicuratori tendono a venderti polizze, senza darti tante spiegazioni. E’ difficile trovare una persona, come te, che affronti le problematiche in cui potresti incorrere, senza per forza parlare di polizze.

Con la diagnosi che tu mi hai fatto e la mappatura dei rischi ho capito una cosa che non mi era assolutamente chiara:  per le assicurazioni che coprono il rischio di morte e invalidità è fondamentale avere la copertura sia per le cause da infortunio che da malattia. Altrimenti hai mezza coperta!  Inoltre, le somme che devi assicurare devono rispondere a reali necessità di scopertura, che solo un processo analitico, come la diagnosi che mi hai fatto, ti può rivelare.

La cosa, però, che mi ha sconcertato maggiormente è vedere a quanto ammonterà la pensione di vecchiaia per un imprenditore agricolo di 35 anni come me!!!

Una miseria!

Nessuna associazione di categoria affronta il tema previdenziale con tutte queste informazioni; informazioni indispensabili per poter agire con consapevolezza e in piena libertà per non perdere soldi a causa di imprevisti che possono capitare durante la vita.

Questa diagnosi la consiglio veramente a tutte le famiglie come la mia, perché solo con l’informazione professionale come la tua una famiglia si può proteggere dal rischio di restare senza soldi da un momento all’altro.

Filippo Buratti, Azienda Buratti f.lli s.s. - Pojana Maggiore VI

Prima di diventare cliente di Luca, lo sono stata con altre 3 compagnie assicurative.

A parte una società assicurativa che anni fa non aveva determinati prodotti, come ad esempio non assicurava contro i terremoti, mi pare di poter dire che le varie compagnie, grosso modo offrono gli stessi prodotti; la grande differenza sta nella professionalità della persona con la quale ti trovi a interagire.

Caratterialmente poi, devo dire che non amo le sorprese, specie i brutti imprevisti; per cui, nel corso degli anni, ho cercato di assicurare diversi aspetti della mia vita lavorativa e familiare secondo i consigli che mi venivano forniti.

A seguito però di alcuni sinistri, la cui gestione mi ha lasciato un po’ perplessa, ho cominciato a dubitare sull’efficacia dei prodotti assicurativi che fino ad allora avevo stipulato; per cui ho chiesto una consulenza a Fabbian Luca, conosciuto grazie a delle amicizie comuni.

Pensavo fosse una semplice richiesta, che forse mi avrebbe portato a qualche osservazione sul prezzo finale della polizza e nulla più; invece, la cosa che mi ha stupito è che, all’inizio, Luca mi ha chiesto se ero veramente sicura di voler una nuova consulenza, e una volta confermate le mie/nostre intenzioni è venuto a casa nostra e ci ha fatto una serie di domande per raccogliere tutte le informazioni. Informazioni necessarie per una precisa diagnosi dei rischi che potrebbero mettere in difficoltà economica la nostra famiglia.

Ha voluto capire quali sono le nostre paure e quali gli obbiettivi.  Sulla base dei dati che gli abbiamo fornito, ha fatto una relazione e sono emerse molte lacune nella tutela della famiglia e del patrimonio. Certo si spera sempre che determinati eventi non si avverino mai, ma può succedere che questi accadano e visto che la mia sensibilità mi ha portato a pensare di proteggerci il più possibile, perché non conoscere e poi in libertà scegliere?

Alcuni rischi non erano proprio stati considerati dal precedente assicuratore, perché, secondo me, non conosceva il funzionamento del prodotto assicurativo, altri rischi erano sotto assicurati (penso alla RCA), altri invece erano stati esclusi come l’invalidità per malattia. L’attenzione di Luca si è estesa anche al discorso pensionistico non solo rivolto a noi genitori, ma anche ai nostri figli attraverso una chiara informazione dei fondi pensione per i ragazzi e dei relativi benefici.

Insomma, la professionalità, la competenza, la pazienza, e la chiarezza nel far comprendere i rischi sono veramente ineccepibili, ma ciò che mi ha colpito è la grande conoscenza e serenità che accompagna Luca Fabbian nell’esaminare le varie casistiche lasciandoti poi la stessa leggerezza in quanto sai di aver scelto in libertà e consapevolezza.

Simonetta Longo, Vesma technology srl - Barbarano Mossano