Si può proprio dire che nel 2019 non vi è stata partita tra il gioco d’azzardo e la previdenza integrativa in Italia.

I dati ufficiali dicono che gli Italiani, per sistemare il loro futuro, preferiscono affidarsi alla fortuna. Sembra preferiscano sperare nel colpo basso, piuttosto che pianificare un piano di previdenza integrativa e fare conto sulla matematica.

Lo scorso 11 settembre (ahimè, ricorrenza funesta) l’agenzia delle dogane e dei monopoli ha presentato il libro blu per il 2019. Questa pubblicazione annuale riporta i dati principali sul mercato del gioco d’azzardo in Italia.

Il volume di denaro del gioco d’azzardo nel 2019 è aumentato del 3,5%,

superando la mostruosa cifra di 110 miliardi di euro!!!

gioco d'azzardo

Per avere un termine di paragone, basti pensare che la quota per l’Italia destinata dal famoso Recovery found è di 207 miliardi. Di questi, solamente 65,45 miliardi sono costituiti da sovvenzioni a fondo perduto.

Sembra incredibile, ma in un periodo economico di incertezza per molti, ogni anno vi è un aumento del volume del denaro giocato. Siamo passati dai 47,5 miliardi del 2008 agli attuali 110 miliardi di euro, segnando un incremento del 235% del giro d’affari.

Il gioco d’azzardo, che ha una logica matematica esattamente all’opposto della pianificazione razionale dei risparmi per una progettazione del futuro, viene adottato come la panacea dei problemi economici dell’oggi e quelli del domani.

Affinché la struttura economica di una famiglia sia stabile, occorre mettere in sicurezza almeno i primi 2 gradini di quella che io chiamo la PIRAMIDE DELLA SICUREZZA ECONOMICA: REDDITO E PATRIMONIO.

Ma a quanto ammonta la spesa che le famiglie italiane investono per proteggere il reddito di oggi, il patrimonio e la pensione di vecchiaia??

Il reddito di ogni famiglia è l’ossigeno che la fa vivere e tutelarlo in modo adeguato dovrebbe essere una nostra priorità. Come è possibile pagare l’affitto, le bollette, mandare i figli a scuola, fare la spesa … se il reddito mensile improvvisamente dovesse tracollare del 30, 50, 80 per cento a causa di una improvvisa malattia o a seguito di un grave infortunio che non mi permettono di svolgere più il mio lavoro? In questa situazione, la persona passa, in un batter d’occhio, da generatore di reddito a centro di spesa.

E se a causa di un , una tromba d’aria o un terremoto perdo la casa? O se la stessa casa la perdo a seguito di un pignoramento, per aver causato involontariamente una lesione a qualcuno che devo risarcire con i miei beni?

Lo scorso anno, in Italia l’investimento  in coperture assicurative per tutelare reddito e patrimonio (escludendo la RC auto)  

è stato di 24,9 miliardi di euro: meno di un quarto di quanto speso per il gioco d’azzardo.

E per tutelare la pensione di vecchiaia, dopo tutto quel che si è parlato dell’impoverimento delle pensioni a seguito della riforma Fornero; come ci stiamo comportando?

L’ultimo rapporto COVIP ci dice che i contributi versati dagli Italiani lo scorso anno in fondi pensione per la previdenza integrativa ammontano a 16,2 miliardi di euro.

16,2 miliardi versati alla previdenza per tutelare il proprio futuro, contro i 110 miliardi giocati per sperare nel proprio futuro. Il gioco d’azzardo ha sbancato!

Sono stati solamente 6 miliardi  gli Italiani che hanno contributo alla previdenza integrativa, e di questi circa il 30% hanno un’età superiore ai 54 anni e, quindi, prossimi alla pensione; mentre i giovani sono quasi del tutto assenti.

Ma sono proprio i giovani ad aver la necessità maggiore di contribuire, fin dall’inizio della carriera lavorativa, ai fondi  pensione e di tutelare al massimo la loro capacità di generare reddito.

Sì, lo so… il lavoro è precario, il costo della vita aumenta, la difficoltà di entrare nel mondo del lavoro… rendono la vita difficile per i giovani di oggi; tuttavia, il progetto “Azzardo bugiardo”, finanziato dalla regione Lombardia, ha dimostrato che su uno studio di 2000 adolescenti, oltre i 2/3 hanno giocato d’azzardo negli ultimi 12 mesi.

Lo studio afferma che per giocare d’azzardo i ragazzi usano i risparmi, ma non è raro che siano proprio i genitori a dare loro i soldi che poi finiscono nel gioco d’azzardo…

Ora, credo sia sempre di moda (oggi in modo particolare) educare e educarci al risparmio.  Un risparmio che sia progettato a tavolino accantonando fisicamente una quota prefissata delle proprie entrate (10%-15%-20%-…) per scopi ben precisi e predeterminati.

Uno di questi scopi è sicuramente la tutela della vecchiaia e lo strumento di accantonamento è sicuramente il fondo pensione.

Facciamo che si avveri il motto “Gioventù previdente, vecchiaia sorridente”!

Ti lascio ad un’ultima considerazione.  Come ti ho accennato prima la PROTEZIONE DEL REDDITO  e la PROTEZIONE DEL PATRIMONIO fanno parte della PIRAMIDE DELLA PROTEZIONE. Se non lo hai ancora fatto clicca qui per  scoprire il collaudato ed esclusivo sistema che aiuta le persone a NON RIMANERE MAI SENZA SOLDI a causa di gravi imprevisti.

Luca